Dal concorso per la progettazione del Centro civico e culturale Casa dei Lanfogti a Monteceneri sorge una «Fenice»

Il rendering del progetto «Fenice» presentato dallo studio Wespi de Meuron Romeo architetti SA, Caviano

Obiettivi del concorso

Attraverso il concorso, la Fondazione Centro culturale Casa dei Landfogti a Monteceneri (in seguito Fondazione), d'intesa con il Municipio, ha voluto individuare la migliore soluzione per realizzare il nuovo Centro civico e culturale di Monteceneri.

 

Con il concorso di progettazione, la Fondazione e il Municipio di Monteceneri hanno cercato proposte per dare nuova vita agli edifici della Casa dei Landfogti per farne un luogo di incontro (agorà) e il cuore pulsante della vita sociale e culturale di Monteceneri. 
Secondo questa visione, la Casa dei Landfogti diventerà il centro del territorio e un luogo di identità dove condividere spazi e momenti di comunità che contribuiscano ad evitare il rischio (oggi già una tendenza) che Monteceneri sia solo un «Comune dormitorio».
Per questo, nella nuova Casa dei Landfogti troveranno sede il Centro civico (con gli uffici dell'Amministrazione comunale e la sede del Municipio e del Consiglio comunale) e un Centro culturale.

Ai progettisti sono state chieste proposte che da un punto di vista concettuale, urbanistico e architettonico contribuissero a realizzare questa visione «nel rispetto del bene tutelato» e con un corretto rapporto «tra il vecchio e il nuovo» che tenesse conto degli aspetti «tipologici, costruttivi, materiali, statici e della sostenibilità». Per i costi di realizzazione il bando ha indicato un importo massimo di CHF 10'000'000 (+IVA).

I risultati del Concorso

La Giuria ha potuto scegliere tra 29 progetti di qualità presentati da Gruppi interdisciplinari condotti da un architetto. 

Nel suo Rapporto del 6 dicembre 2024, la Giuria ha sottolineato la qualità e la varietà delle proposte presentate. I lavori dei Gruppi interdisciplinari hanno dimostrato «l’importanza di identificare e confrontare più soluzioni possibili» ed hanno messo in evidenza «il potenziale di ricerca di un progetto adeguato ad una situazione particolare e complessa».
La Giuria si è congratulata con tutti i partecipanti per l’impegno profuso ed ha espresso i complimenti per la qualità dei lavori presentati.

I progetti premiati

All'unanimità la Giuria ha deciso di attribuire 5 premi e di ripartire come segue il montepremi di CHF 120'000:

  • Primo premio (CHF 40'000) al progetto «FENICE» presentato da Wespi de Meuron Romeo Architetti SA, Caviano;
  • Secondo premio (CHF 35'000) al progetto «ENSEMBLE» presentato dagli arch. Krausbeck Santagostino Margarido Sagl, Salorino-Mendrisio;
  • Terzo premio (CHF 20'000) al progetto «ALABARDA» presentato da Michele Arnaboldi Architetti Sagl, Minusio;
  • Quarto premio (CHF 15'000) al progetto «AFFINITÀ» presentato da Boltas Bianchi Architetti Sagl, Agno;
  • Quinto premio (CHF 10'000) al progetto «D’OMUS» presentato dall’arch. Mauro Malisia, Muralto.

 

Le raccomandazioni della Giuria

Conformemente all’articolo 23 del Regolamento dei concorsi d’architettura e d’ingegneria SIA 142 la giuria, all’unanimità, raccomanda al committente di attribuire il mandato di progettazione e realizzazione all’autore del progetto «FENICE» classificato al 1. rango / 1. premio.

Del progetto «Fenice» la Giuria ha apprezzato «l’attenta lettura del sito in rapporto al bene culturale protetto e l’accurato trattamento di tutti gli spazi del sedime che vengono definiti e concatenati tra di loro in una sequenza di ambienti.
La corte viene estesa fino al nuovo edificio, mediante la demolizione del muro a meridione, che risale agli anni ’60. Il progetto propone una sorta di ulteriore cinta che rafforza il complesso della Casa dei Landfogti, situato all’interno di un contesto piuttosto anonimo.
Lo spazio interno della corte viene schermato dal rumore della strada cantonale in maniera efficace mediante l’accostamento di un nuovo volume massiccio di pietra e vetro, arretrato rispetto al bene tutelato. Qui si trova l’entrata principale al complesso, che ne dichiara la sua connotazione pubblica. […]
La giuria ha altresì apprezzato l’espressione architettonica dei volumi che, con una composizione equilibrata di elementi in pietra e legno, non entra in concorrenza con il linguaggio delle arcate e dialoga in modo elegante con l’esistente».

Su diversi aspetti saranno necessari ulteriori approfondimenti nel corso della progettazione di dettaglio alla luce anche delle osservazioni puntuali della Giuria e con l’accompagnamento dell’Ufficio per i beni culturali (UBC).

 

La Giuria

La Giuria incaricata di esaminare e giudicare le proposte dei Gruppi interdisciplinari di progettazione è composta da:

  • Membri professionisti: arch. Cristiana Guerra, Bellinzona, presidente; arch. Mario Botta, Mendrisio; arch. Bernhard Furrer, Berna. Supplente: ing. Stefano Campana, Lugano-Pazzallo
  • Membri non professionisti: Pietro Solcà, sindaco di Monteceneri e Marco Maccagni, presidente della Fondazione. Supplente: Nangbayadé (Constant) Aharh, municipale di Monteceneri.

Coordinatore del concorso di progettazione è l’arch. Nicola Pasteris, Pasteris TeamWork Architetti sagl, Bellinzona.

Il bando di concorso

Il Bando di concorso è stato pubblicato il 31 maggio 2024. Tra gli allegati anche un documento che riassume i contenuti del Centro civico e culturale alla Casa dei Landfogti a Monteceneri.
Nei termini fissati si sono annunciati una cinquantina di Gruppi interdisciplinari di progettazione (GPI), guidati da uno studio di architettura (capofila) e con professionisti in ingegneria civile, ingegneria RCVS (riscaldamento, condizionamento, ventilazione e sanitari), ingegneria elettrotecnica, fisica della costruzione, misure antincendio.
Dopo il sopralluogo obbligatori, 39 GPI sono stati ammessi al concorso. Alla scadenza sono stati presentati 29 progetti.

La Giuria si è riunita il 25 e 26 novembre e il 6 dicembre per redigere il suo Rapporto con le raccomandazioni al committente.

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