Una «Fenice» per il Centro civico e culturale di Monteceneri
Un nuovo capitolo nella storia della «Casa dei Landfogti»
Per il nuovo Centro civico e culturale di Monteceneri negli edifici noti come la «Casa dei Landfogti» a Rivera, la Giuria del Concorso di progettazione, presieduta dall’arch. Cristiana Guerra, ha raccomandato al Comune il progetto «Fenice» presentato dallo studio Wespi de Meuron Romeo architetti SA, Caviano.
Il progetto è stato scelto per l’attenta lettura del sito e il corretto rapporto del nuovo edificio con la corte e gli stabili protetti quale bene culturale e la cura nel trattare di tutti gli spazi del sedime. La Giuria ha anche apprezzato l’espressione architettonica dei volumi che, con una composizione equilibrata di elementi in pietra e legno, non entra in concorrenza con il linguaggio delle arcate e dialoga in modo elegante con l’esistente.
Il concorso di progettazione è stato promosso dalla Fondazione Centro culturale Casa dei Landfogti d’intesa con il Municipio e finanziato grazie alla donazione dell’avv. Luciano Cattaneo.
Le prossime fasi saranno invece condotte direttamente dal Municipio di Monteceneri.
Se non vi saranno intoppi, secondo il cronoprogramma, il cantiere potrebbe essere aperto nei primi mesi del 2027 e l’inaugurazione potrebbe essere, nel 2030, uno degli eventi per sottolineare il ventesimo compleanno del Comune di Monteceneri.
Il progetto «Fenice» è stato presentato al Consiglio comunale di Monteceneri mercoledì 18 dicembre. Introdotti da Letizia Ghilardi, municipale di Monteceneri e vicepresidente della Fondazione, sono intervenuti il sindaco Pietro Solcà, il presidente della Fondazione Marco Maccagni, l’arch. Luca Romeo in rappresentanza dello studio Wespi de Meuron Romeo e la presidente della Giuria arch. Cristiana Guerra.
Il sindaco Pietro Solcà ha richiamato le qualità del progetto vincitore, «scelto per la sua eleganza formale e per la visione in termini di vivibilità e inclusività» ed ha espresso l’auspicio che si possa passare in modo celere alla fase realizzativa così che in pochi anni Monteceneri possa cogliere «due piccioni con una fava: l’edificazione della Casa comunale nonché la ristrutturazione e valorizzazione del gioiellino della Casa dei Landfogti».
Il presidente della Fondazione Marco Maccagni ha invece riassunto il lavoro svolto dal momento in cui, nel 2017, il Consiglio comunale ha deciso l’acquisto dei terreni e degli edifici ancora di proprietà privata, fino alla scelta di inserire nel comparto la nuova Casa comunale e all’avvio del concorso di progettazione. Dopo avere ringraziato chi ha contribuito a questo percorso e, in particolare, l’avv. Luciano Cattaneo per la sua generosa donazione, il presidente ha concluso ricordando il motto del progetto vincitore «Fenice» e con l’auspicio che «dopo 500 anni, la Casa dei Landfogti possa davvero rinascere non dalle proprie ceneri ma dalle mura storiche e dai nuovi edifici!»
Tutti i 29 progetti che hanno partecipato al concorso di progettazione saranno esposti al pubblico dal 14 al 24 gennaio 2025 al Centro Diurno di Rivera (Monteceneri).
In seguito, la Fondazione e iil Municipio dovranno approvare e ratificare le decisioni e raccomandazioni della Giuriaà e preparare il messaggio con la richiesta del credito per elaborare il progetto e il preventivo definitivo (fino alla domanda di costruzione). Dopo la decisione del Consiglio comunale e la fase di progettazione seguiranno la richiesta del credito per la realizzazione, l’attribuzione delle diverse commesse e l’inizio del cantiere.
Come indicato Municipio e Fondazione auspicano di poter inaugurare il nuovo Centro Civico e Culturale alla Casa dei Landfogti nel corso del 2030 in occasione dei 20 anni del Comune di Monteceneri.
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