Le avventure di Tamino con il suo flauto magico.

«Chiudete gli occhi e immaginate di essere in un grande teatro. Il sipario è chiuso; entra l’orchestra e il pubblico applaude. Si abbassano le luci, il direttore dà il segnale e i musicisti suonano l’ouverture».
Con queste parole, Enzo Di Casola, la voce narrante ha invitato le persone che mercoledì 3 luglio erano nel Salone degli stemmi della Casa dei Landfogti a Rivera a lasciar correre la fantasia per seguire il principe Tamino e l’uomo uccello Papageno nelle loro peripezie alla ricerca di Pamina.
E così, sulle note de «Il flauto magico» di W.A. Mozart - interpretate dai clarinetti di Fabio Di Casola e Letizia Zoppis e dal corno bassetto di Stephan Siegenthaler – i presenti hanno potuto ascoltare i suoni che evocano il flauto magico di Tamino, il carillon di Papageno e le scene con damigelle, piccoli geni, sacerdoti e strani animali impegnati nella lotta tra il bene e il male, la luce e le tenebre fino alla festa finale.

La serata, organizzata dal Comune di Monteceneri con la collaborazione della Commissione Cultura, è stata introdotta dai saluti di Antonio Dal Magro, presidente della Commissione e di Marco Maccagni, presidente della Fondazione Centro culturale Casa dei Landfogti.
Al termine, ai presenti è stato offerto un rinfresco che ha permesso di apprezzare anche il fascino della corte interna della Casa dei Landfogti che, nelle intenzioni del Municipio e della Fondazione, dovrà diventare una nuova «piazza» e un luogo di incontro per gli abitanti di Monteceneri e della Valle del Vedeggio.